Cenni storici
La Biblioteca di Area Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II occupa il piano nobile di Palazzo Orsini di Gravina dal 1936, anno in cui venne sancita la trasformazione dell’Istituto Superiore di Architettura, già Regia Scuola Superiore di Architettura, in Facoltà. Essa si estende per una superficie di oltre 800 metri quadrati e possiede un patrimonio librario di 50000 monografie e 700 periodici (tra spenti e correnti) raccolti in una sezione allocata nell’ala opposta alla struttura principale. Dall’ingresso della biblioteca si accede alla sala espositiva: uno spazio di 100 metri quadrati utilizzato da studenti e docenti per l’allestimento di mostre didattiche e per lo svolgimento di eventi culturali. La sala di consultazione separa due importanti sezioni della Biblioteca: la Sala Persico e la Sala napoletana.
La Sala Persico, dedicata al critico napoletano Edoardo Persico, evidenzia una struttura con archi e volte a vela poggianti su due colonne mediane in marmo con capitello. È l’ambiente più ampio e rappresentativo della Biblioteca, utilizzato come sala lettura e capace di oltre 50 posti a sedere. Dalla sala si accede poi ad altri ambienti dedicati alla lettura.
La sala che ospita la Sezione Napoletana custodisce un patrimonio librario corposo e di grande prestigio relativo a un’ampia area geografica storicamente coincidente con il Regno di Napoli. Dalla Sezione Napoletana si accede alla Saletta delle Conferenze, inizialmente la prima e unica sala di lettura. Un’antica scaffalatura lignea corre lungo l’intero perimetro della stanza e accoglie i Libri Antichi e Rari. La collezione comprende edizioni dei secoli XVII e XVIII, oltre a un cospicuo numero di opere dell’Ottocento e di pubblicazioni rare e fuori commercio del secolo scorso. In tre vani a giorno della libreria e in un angolo del soffitto sono incassati alcuni frammenti di affreschi della volta del piano nobile forse eseguiti da Fedele Fischetti, e staccati nel 1936 durante i lavori di restauro del Palazzo.