Biblioteche di Ateneo

Regolamento

Regolamento della Biblioteca di Area Medicina e Chirurgia
(in conformità allo Schema Quadro di regolamento per le Biblioteche di Area)

Art. 1 – Finalità

  1. La Biblioteca di Area Medicina e Chirurgia, istituita con DG/2013/216 del 14.02.2013, d’ora in poi denominata Biblioteca, acquisisce e gestisce i beni librari e documentari nel settore di pertinenza scientifica dei Dipartimenti di:
    Medicina Clinica e Chirurgia
    Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche
    Neuroscienze e Scienze Riproduttive ed Odontostomatologiche
    Sanità Pubblica
    Scienze Biomediche Avanzate
    Scienze Mediche Traslazionali
    al fine di erogare servizi per la didattica e la ricerca in applicazione delle norme contenute nel Regolamento del Sistema Bibliotecario e del Centro di Ateneo per le Biblioteche, di seguito denominato Regolamento SBA, emanato il 14 febbraio 2013 con D.R. 2013/569 cui si fa riferimento per quanto non specificato.
    Art. 2 – Utenti
  2. Ai sensi dell’art. 2 del Regolamento SBA e della Carta dei Servizi comune a tutte le Biblioteche di Area dell’Università di Napoli Federico II, la biblioteca eroga i propri servizi alle seguenti tipologie di utenti:
    a. utenti interni di area
    b. utenti interni di altre aree e utenti SHARE
    c. utenti esterni
    In particolare, la Biblioteca, pur garantendo la disponibilità delle proprie raccolte a quanti ad esse interessate, dà la priorità alle diverse categorie di utenti interni, rispetto alle quali possono essere differenziate modalità di accesso e di erogazione e fruizione dei servizi.

2. Sono “utenti interni di area” tutti coloro – studenti curriculari, dottorandi, specializzandi, studenti Erasmus, titolari di borse di studio, assegnisti di ricerca, docenti, docenti ospiti, professori a contratto, collaboratori linguistici, cultori della materia, personale tecnico-amministrativo, contrattisti a tempo determinato, lavoratori interinali, volontari del servizio civile, laureati per un anno dopo la laurea – che risultano istituzionalmente afferenti all’Area di Medicina e Chirurgia.

3. Sono “utenti interni di altre aree e utenti SHARE” tutti coloro – studenti curriculari, dottorandi, specializzandi, studenti Erasmus, titolari di borse di studio, assegnisti di ricerca, docenti, docenti ospiti, professori a contratto, collaboratori linguistici, cultori della materia, personale tecnico-amministrativo, contrattisti a tempo determinato, lavoratori interinali, volontari del servizio civile, laureati per un anno dopo la laurea – che risultano istituzionalmente afferenti a qualsiasi altra struttura o Dipartimento dell’Università di Napoli Federico II, nonché tutti coloro che hanno un rapporto diretto e ufficiale di dipendenza o di studio con uno degli Atenei aderenti alla Convenzione SHARE (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Università degli Studi di Salerno, con sede legale, in Fisciano (Salerno), Università degli Studi del Sannio, Università degli Studi della Basilicata).

4. Sono “utenti esterni” tutti coloro che non rientrano nelle precedenti definizioni e che, per motivi di studio o di ricerca, chiedono di essere accreditati come utenti e presentano motivata richiesta di autorizzazione, che è sottoposta all’approvazione del direttore della biblioteca. Qualora la domanda venga accolta, il direttore dispone il periodo di tempo per il quale l’utente può usufruire dei servizi. Il direttore stabilisce altresì a quali servizi può accedere l’utente. Sono “utenti esterni” tutti coloro che non rientrano nelle precedenti definizioni e che, per motivi di studio o di ricerca, chiedono di essere accreditati come utenti e presentano motivata richiesta di autorizzazione, che è sottoposta all’approvazione del direttore della biblioteca. Qualora la domanda venga accolta, il direttore dispone il periodo di tempo per il quale l’utente può usufruire dei servizi. Il direttore stabilisce altresì a quali servizi può accedere l’utente.
Art. 3 – Il direttore di Biblioteca e suoi compiti

  1. Il direttore è un’unità di personale tecnico-amministrativo inquadrata nell’area delle Biblioteche e nella categoria EP o D ed è nominata dal Direttore Generale dell’Università, acquisito il parere del Presidente del CAB.

2. Il direttore svolge i seguenti compiti:
a. in attuazione delle linee di indirizzo stabilite dal Comitato Direttivo del CAB, promuove e controlla l’attività di programmazione, sia di contenuti che di struttura, e in particolare cura il più ampio arricchimento e relativo aggiornamento del materiale per tutte le aree disciplinari di competenza della Biblioteca;
b. sovrintende, con responsabilità amministrativa, all’attività della Biblioteca, alla gestione del patrimonio e delle risorse economiche assegnate, alla gestione del personale e all’organizzazione dei servizi;
c. rappresenta la Biblioteca nei rapporti con le altre Strutture e gli Organi dell’Ateneo;
d. predispone la relazione annuale sull’attività svolta da trasmettere al CAB;
e. presenta al Comitato Direttivo del CAB le richieste di personale e di finanziamenti;
f. propone al Comitato Direttivo del CAB le sanzioni a carico degli utenti della Biblioteca che si rendano responsabili di gravi violazioni al Regolamento di funzionamento della Biblioteca.
Art. 4 – Servizi

  1. Ai sensi dell’art. 19 del Regolamento SBA, ogni biblioteca, anche con modalità articolate fra le varie sedi o sezioni, deve svolgere tutte le seguenti attività e fornire tutti i seguenti servizi:
    a. acquisizione, inventariazione e catalogazione descrittiva e semantica di tutto il materiale bibliografico documentale
    acquisito, utilizzando i sistemi automatizzati di Ateneo;
    b. apertura agli utenti, con un orario reso pubblico, di almeno 35 ore settimanali;
    c. consultazione e lettura del materiale librario e documentale posseduto;
    d. prestito del materiale consentito;
    e. prestito inter-bibliotecario e document delivery;
    f. riproduzione di documenti a disposizione dell’utenza, nel rispetto delle norme vigenti in materia di tutela dei diritti d’autore;
    g. assistenza nel recupero dell’informazione;
    h. postazioni per l’accesso alle risorse elettroniche dell’Ateneo;

2. Tutti i servizi dovranno essere prestati in fasce orarie e quantità di tempo idonee a soddisfare le richieste degli utenti. In particolare i servizi indicati ai punti da c) a g).
Art. 5 – Accesso e consultazione in sede
Tutto il materiale contrassegnato nel catalogo come consultabile può essere richiesto in visione per l’intera giornata a condizione che non esca al di fuori della Biblioteca e se ciò avviene è sotto esclusiva responsabilità dell’utente.
La Biblioteca non è organizzata a scaffale aperto; pertanto i documenti da consultare devono essere richiesti al personale addetto al front office.
La richiesta di consultazione può essere fatta fino a 30 minuti prima della chiusura, previa esibizione di un documento personale.
Art. 6 – Prestito
Tutto il materiale contrassegnato nel catalogo come prestabile, se risulta disponibile in biblioteca, può essere preso in prestito.
Sono ammessi al prestito tutti gli utenti istituzionali (studenti, docenti, ricercatori, dottorandi, borsisti, assegnisti, personale tecnico amministrativo). Gli studenti devono essere in regola con il pagamento delle tasse.
Possono essere ammessi al prestito anche gli utenti esterni se autorizzati dal Direttore.
Durata e condizioni
La durata massima di un prestito è fissata in 15 giorni, al termine dei quali il materiale deve essere restituito.
Il prestito è personale e non cedibile; agli utenti può essere chiesto di esibire il certificato di iscrizione, la carta di identità o un documento equipollente. Il beneficiario è responsabile dell’integrità dell’opera ricevuta e della sua restituzione entro i termini di scadenza. All’atto della restituzione, l’utente può richiedere una ricevuta che attesti l’avvenuta restituzione. L’utente è tenuto a comunicare tempestivamente cambiamenti di indirizzo, telefono e posta elettronica.
Ogni utente – purché interno alla Federico II – può richiedere al massimo il prestito di tre volumi contemporaneamente.
Gli studenti Erasmus sono equiparati agli studenti del nostro Ateneo.
Il Catalogo non consente l’attivazione di una prenotazione su un volume in prestito.
In caso di esigenze della Biblioteca, il Direttore della Biblioteca può richiedere la restituzione dei prestiti
prima della loro naturale scadenza.
Art. 7 – Materiali esclusi dal prestito
Sono esclusi dal prestito:

  • i documenti non ancora inventariati o catalogati
  • le opere di consultazione e di uso frequente: enciclopedie, dizionari, vocabolari, codici, repertori, bibliografie
  • il materiale antico, raro e di particolare pregio storico-artistico e autografato
  • le tesi di laurea
  • le opere ricevute in prestito inter-bibliotecario per le quali sia richiesto dall’istituzione prestante l’obbligo della lettura in sede
  • i documenti ricevuti in dono e per le quali il donatore o il testatore abbia espressamente vietato il prestito
  • i periodici
  • i libri in precario stato di conservazione
  • le opere ad uso interno per i servizi di biblioteca
  • tutti i documenti che, pur non rientrando nei punti precedenti, non risultino prestabili nel catalogo di Ateneo
    Art. 8 – Obblighi e sanzioni relativi al prestito
    La Biblioteca provvede a verificare periodicamente che i documenti dati in prestito siano effettivamente stati restituiti nei tempi previsti. La mancata restituzione dei documenti ricevuti in prestito, entro il limite di scadenza stabilito, comporta la sospensione dal servizio di prestito in misura proporzionale al periodo
    di ritardo.
    In caso di mancata restituzione di un documento ricevuto in prestito, trascorsi 5 giorni dal terzo e ultimo sollecito, il direttore della Biblioteca procederà alla segnalazione dell’inadempiente, per appropriazione indebita, agli organismi disciplinari istituzionali.
    L’utente che riceve un’opera in prestito deve controllarne l’integrità e lo stato di conservazione e far presente immediatamente al personale addetto, a proprio discapito, le mancanze e i guasti in essa eventualmente riscontrati.
    L’utente che, avendo ricevuto un’opera in prestito, la restituisca danneggiata o la smarrisca, è tenuto a risarcire il danno acquistando un nuovo esemplare oppure, qualora esso non sia più in commercio, acquistando materiale bibliografico di pari valore sulla base dell’indicazione della Biblioteca. L’utente rimarrà sospeso dal prestito fino al risarcimento.
    Art. 9 – Prestito inter-bibliotecario
    Sono ammessi ad usufruire del servizio di prestito interbibliotecario gli utenti interni di area.
    Gli utenti possono richiedere, tramite il servizio di prestito interbibliotecario, a biblioteche la cui sede è al di fuori della provincia di Napoli, documenti non posseduti dalla Biblioteca o dalle altre Biblioteche dell’Ateneo.
    I documenti ricevuti per prestito interbibliotecario possono essere consultati esclusivamente presso la Biblioteca.
    Le biblioteche, la cui sede è al di fuori della provincia di Napoli, possono richiedere per i propri utenti documenti posseduti dalla Biblioteca.
    II servizio è soggetto al rimborso delle spese vive sostenute dalla Biblioteca.
    Art. 10 – Fornitura copie di documenti (document delivery)
    Per gli utenti interni: i docenti, i ricercatori, i dottorandi, gli assegnisti, gli specializzandi e i tesisti della Scuola di Medicina e Chirurgia, possono presentare richiesta di articoli di periodici non reperibili in Biblioteca, né come risorsa digitale di Ateneo, inviando una e-mail oppure recandosi personalmente in sede.
    Per gli utenti esterni: il servizio, gratuito, è previsto per le biblioteche universitarie statali e per gli enti pubblici di ricerca, ed è basato sulla reciprocità. Le richieste possono essere inoltrate per fax o per posta elettronica, preferibilmente attraverso il servizio NILDE, un software per il servizio di document delivery che permette alle biblioteche di richiedere e di fornire documenti in maniera reciproca.
    Art. 11 – Riproduzioni (servizio fotocopie)
    La Biblioteca non effettua servizio fotocopie che sono a carico dell’utente nel rispetto della normativa vigente i documenti su supporto elettronico