Storia della biblioteca
Fino agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso il “sistema bibliotecario” della Facoltà di Lettere e Filosofia era costituito da una Biblioteca centrale di Facoltà, dotata di una autonoma gestione, e dalle biblioteche degli Istituti scientifici della Facoltà, gestite dagli stessi.
Nell’adunanza del 23 ottobre 1979 il Consiglio di Facoltà, nell’approvare il progetto esecutivo della ristrutturazione della nuova sede in S. Pietro Martire, procedendo alla distribuzione degli spazi ed all’assegnazione dei locali alle varie strutture, prevedeva l’istituzione di una biblioteca centralizzata con sale di consultazione divise per materie.
La Biblioteca centralizzata comportava l’integrazione del patrimonio librario della Biblioteca centrale con i fondi librari esistenti presso le biblioteche degli Istituti.
Nel corso della realizzazione dell’intervento edilizio la Facoltà indicava come prioritaria l’ultimazione dei lavori che interessavano i locali destinati alla Biblioteca.
Dal mese di ottobre del 1982 iniziava la consegna dei locali e la sistemazione del patrimonio bibliografico.
Nel febbraio del 1983 l’Università, che aveva ripreso – dopo un quindicennio di sospensione – la cerimonia di inaugurazione, decideva di farla svolgere, per l’anno accademico 1982/83, alla presenza del sen. Giovanni Spadolini nei locali della Biblioteca. Successivamente il Presidente della Repubblica Sandro Pertini venne a visitare la nuova sede e in tale occasione gli furono presentati i testi più antichi e prestigiosi custoditi dalla Biblioteca.
Nel corso dell’anno 1983, in relazione ad alcuni problemi nella conservazione del materiale librario, che interessarono i depositi, furono assegnati alla biblioteca, in aggiunta agli spazi originariamente previsti, quelli della aule n. 1, 2 e 3, site nello stesso complesso.
Nel 1991 con D. R. si definisce il trasferimento e il riordino del ricchissimo patrimonio dell’ex Istituto di geografia in una sede distaccata a San Marcellino: nasceva allora il Nucleo Bibliotecario di Geografia.
Nel corso degli anni ’90 si procede alla riorganizzazione della Biblioteca, ricollocando i volumi in quattro poli tematici: filosofico, classico, moderno e storico.
Nel 1995 l’Università degli Studi di Napoli decide di destinare il complesso di S. Antoniello a Port’Alba, concesso all’Università, nello stesso anno, in comodato gratuito dal Comune di Napoli, alla Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica.
Terminata la fase di restauro si è programmato il trasferimento del materiale bibliografico dalla Biblioteca centralizzata della Facoltà di Lettere e Filosofia “Adolfo Omodeo” e dalla Biblioteca della Facoltà di Scienze Politiche (solamente il settore periodici).
Nel trasloco sono stati interessati più di 200.000 volumi e più di 3000 testate di periodici.
Il 26 gennaio 2009 la BRAU, Biblioteca di Area Umanistica, apre le porte a studenti, docenti e studiosi.
In seguito al Decreto Rettoriale n.569 del 14 febbraio 2013, con il quale è stato emanato il Regolamento del Sistema Bibliotecario di Ateneo e del Centro di Ateneo per le Biblioteche, la Biblioteca di Area Umanistica (già Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica) è stata individuata come Biblioteca di Area di riferimento per il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi Federico II.